sabato 10 novembre 2018

2Lei 2018 - No violence! 9° edizione



Parole di rispetto e rispetto delle parole 
(di Judy Barton per 2Lei 2018) 

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare. 

Ella si va, sententosi laudare,
benignamente d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare. 

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova; 

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira. 

 Dante Alighieri, Vita Nova, capitolo XXVI 

Queste sono le parole con cui Dante parla della ragazza di cui è innamorato nella Vita Nova. E' la medesima ragazza la cui morte scatenerà il dramma esistenziale che condurrà alla selva oscura e a quel monumento rivoluzionario di umanità, arte, filosofia, teologia e politica che è la Divina Commedia. 

Dante badava molto alle parole, e, tra queste, alle parole con cui si rivolgeva alla sua donna. Usava parole così gentili, stupefatte e dense di rispetto e ammirazione che a qualcuno rendono difficile l'immedesimazione con il poeta. 

A Dante piaceva molto giocare con le parole e lo sapeva fare come nessun'altro. 

Dante rispettava le parole. Dante rispettava la donna. 

In questo nostro strano mondo contemporaneo, noi abbiamo paura delle parole. 

Abbiamo paura delle parole, tant’è vero che le corrompiamo, le pervertiamo continuamente. 

Da ragazzina abitavo in un piccolo paesino di provincia, un luogo dove mio nonno sorvegliava dal balcone della sua casa al quarto piano, che dava sulla via principale, il passaggio dei carri agricoli per poter correre immediatamente giù a raccogliere, con secchiello e paletta, lo sterco dei cavalli da usare nell’orto. 

Non mi ricordo il suo nome, ma uno dei concorrenti principali di mio nonno era lo spazzino, sempre in giro con il suo carretto spinto dalla bicicletta e la sua grossa scopa di saggina, a pulire le strade. Lo Spazzino era una delle figure più conosciute, e pertanto più eminenti, del paese, insieme all’unico vigile (lo chiamavamo “il Messo”), al postino (il Signor Paolo), alle maestre, alle suore dell’asilo, al parroco, al sindaco. Lo Spazzino era un omone grande e grosso, serissimo, dignitoso, nella sua divisa grigia completa di berretto con visiera. Era un uomo conscio dell’importanza del proprio lavoro e che, appunto, lavorava con dignità. L’idea di offendersi o anche solo di sentirsi sminuito nel proprio ruolo dall’appellativo di “spazzino” non apparteneva né alla sensibilità sua, né a quella dei suoi concittadini. Quello faceva: puliva le strade. Lui era lo spazzino e ne era orgoglioso. 

Ricordate la comparsa di termini come “operatore ecologico”? Cosa diamine significa? Appellare in tale modo uno spazzino muta in qualche modo natura e caratteristiche del loro lavoro? Conferisce loro maggior dignità? Maggior rispetto? Certamente no. 

Nel mio profilo SL, dove si scrive cosa interessa, ovvero perché si è in SL, io ho messo una parola sola: “words”.  Come diceva (urlando) quello in un suo film: “Le parole sono importanti!”. 

Le parole sono importanti e la loro perversione ci impedisce ogni comunicazione onesta. Ci ostacola ogni rapporto. Ci impedisce di vivere degnamente. Ci impedisce di vivere. 

La perversione delle parole porta alla perversione dei rapporti, fino al loro annullamento. Non è interessante osservare che questa corruzione dei significati è avvenuta di pari passo con lo sviluppo del web? Con l’uso sempre più assurdamente pervasivo dei cellulari e dei social media? 

La perversione delle parole è sovente accompagnata dal loro utilizzo retorico, fortemente retorico. Retorico nel senso deteriore del termine. Vuoto. Di mera facciata. Per secondi fini. À la page, si diceva; oggi si dice in modo politicamente corretto, che per capire meglio trascrivo così: per assecondare il potere dominante, la cultura dominante. La moda. 

Quando mai al potere dominante interessa la realtà? La verità? La bellezza? La giustizia? 

Quando mai al potere dominante interessano le persone? Quando mai al potere dominante interessano le donne? Al potere oggi dominante interessano i soldi, o il potere stesso. Chi esercita un potere per il gusto del potere stesso è per definizione reazionario e conservatore, a prescindere da suo eventuale o sedicente colore politico. Contro costoro, i miei amici di sinistra insegnano che si fanno le rivoluzioni. 

La corruzione delle parole ha come scopo ultimo l'imbroglio, l'inganno. La realtà è un fastidio? La si elimina facendola innanzitutto saltare sul piano semantico, cosicché si possa illudere il popolo di mutarla anche a livello fisico, concreto. 

La trasposizione da realtà a sogno diventa potente strumento, funzionale alla completa alterazione dei desideri.  

Chiedo perdono per questa divagazione, ma è stato chiesto a me di scrivere questo testo, quindi fatevene una ragione. Ma cosa c’entra con tutto questo la violenza sulle donne? 

Beh, c’entra: non siamo nauseati dalla retorica della violenza di genere? Non è insopportabile l’uso retorico e strumentale e perverso del concetto di violenza alle donne? 

Ricordate l’anno scorso, non molto prima di 2Lei 2017,  quella donna tedesca legata, violentata e lasciata lì, legata, a Roma? Quante volte e per quanto tempo i mezzi di comunicazione di massa hanno continuato, cinicamente, sadicamente, pervicacemente, coscientemente a stuprare quella povera donna? Il tutto, naturalmente, facendo leva sulla necessità di denunciare l’ennesimo atto di violenza alle donne? Hanno effettivamente contribuito a diffondere una cultura più civile e di rispetto, oppure hanno semplicemente e, ripeto, deliberatamente, incrementato pruriti indegni? 

Una delle parole più pervertite, non a caso, è la parola "amore". Oggi, nel linguaggio corrente, amore significa spesso qualcosa di simile al soddisfacimento del proprio piacere narcisistico. Sfuma nell'erotismo, quando non nel sesso nudo e crudo. Tempo fa, amore significava dare la vita ad altri: non a caso abbiamo riletto quella poesia, quelle parole di un uomo innamorato, cui l'amore per la sua donna stravolge tutta la vita mutandola in meglio e portandola attraverso percorsi imprevedibili ad una grandezza umana impensabile. Definitivamente. Oggi, quello stesso bisogno infinito cui amore tenta risposta è poco più che un capriccio. Qualcosa di provvisorio, di transitorio. Di temporaneo. Va' dove ti porta il cuore diviene lo spunto per disimpegnarsi da ogni serietà responsabile in qualsiasi rapporto. Per disimpegnarsi dalla realtà, dato che la complessità della realtà non presuppone mera emozione o istintività banale. 

Così, va a finire che ci si innamora di una donna – o di un uomo – come di una automobile. Come di un bene di consumo.  

Appunto. 

Traduco: amore viene riferito ad un oggetto che dura poco. Che va bene finché piace. Poi si butta. 

Esiste ovviamente il caso simmetrico: se ne ho bisogno e se posso farlo, ti prendo. Ne ho diritto. Mi servi. Non puoi negarmi la felicità, non puoi negarmi la soddisfazione di ciò che mi preme dentro. 

La perversione delle parole, la corruzione della realtà, ha come unico possibile fine potere e profitto. Comunque, potere. E chi può, fa: nulla avrebbe senso, altrimenti. Ma cosa fa? Tutto. Tutto ciò che può. Se ha molto potere, fa tutto ciò che vuole. Abusa di chiunque voglia. Vuoi fare un film? Dammela. Vuoi un lavoro? Dammela. Non vuoi che ti picchi? Dammela. Vuoi che ti lasci in pace? Dammela. Ne ho voglia: dammela. 

E noi siamo in SL, un ambiente che promette una seconda possibilità di vita virtuale a tutti: riconosciamo che può essere un modo assai “retorico” e "perverso" per agire. Quando si usa un cellulare o si entra in SL per costruire un rapporto, basta poco per chiudere. Per cambiare. Per procurarsi nuovi piaceri altrimenti. Basta un click.

Non è che SL non sia reale: sappiamo che può far molto male, ad esempio, quindi è reale, eccome. Ma non avendo alcuna concretezza e rendendo possibili ampi ed irresponsabili svolazzi (sia del cuore che dell'inguine, per intenderci), ci apre possibilità di male assai significative. Qui dentro non solo si può abusare di una donna, magari dando seguito a discutibili pulsioni che ammettono il consenso della vittima in una sorta di gioco di ruolo, ma anche squartarla, farla a pezzi, ucciderla: ho visto che nel market sono proposti e distribuiti aggeggi per fare questo. Inoltre, non si può certo negare che erotismo e sesso siano contenuti frequenti ed usuali in ampi settori di SL.

Abbiate pazienza, ma fuor di retorica, appunto, sarebbe forse il caso che noi per prime la smettessimo di giocare su più binari, anche se poi partecipiamo a 2Lei. 

Non è chiaro? Lasciatemi dire che su certi argomenti la Chiesa la sa lunga. Tra i comandamenti, non c’è solo il sesto, quello degli atti impuri, ma pure il nono. Non desiderare. Perché "Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore" (Matteo 5,27-28). 

La coerenza non è necessaria, perché siamo fatti come sappiamo, con ogni nostra debolezza. Ma un minimo di consapevolezza di cosa realmente siano le cose e di cosa realmente siano noi…! 

La violenza sulle donne (ed ogni violenza, di qualsiasi tipo e su chiunque) non può essere affrontata e tanto meno raccontata con un sentimentalismo sciocco che in ultima analisi è omaggio al potere e pertanto, volenti o nolenti, lo gonfia ulteriormente, astraendosi dalla realtà delle cose e privando anche le parole del loro significato. 

Violenza sulle donne vuol dire che quella persona particolare, con quella faccia, viene degradata a pupazzo di piacere e ferita in ciò che, fisicamente, forse più di ogni altra cosa la rende se stessa, cioè donna, magari madre. Vuol dire che quella lì è stata uccisa e quell’altra, per fortuna, solo picchiata… cosa dire più di questo? 

Noi non vogliamo che 2Lei si trasformi in una passerella per cliché stinti, di parole pervertite nel loro senso, di omaggi retorici a drammi purtroppo ben reali. Di asservimento alle logiche turpi e schifose di quel potere che tutto mangia e vomita irrimediabilmente alterato. 

*** ENG ***

Words of respect and respect for words 
by Judy Barton for 2Lei 2018; English version by Anna Francesca Kira) 

"So  open and so self-possessed appears 
my lady when she’s greeting everyone, 
that every tongue, in trembling, falters  dumb, 
and eyes don’t dare to watch her as she  nears. 

 She senses all the praising of her worth,     and passes by benevolently dressed 
in humbleness, appearing manifest 
from heaven to show a miracle on earth.   

She  shows herself so pleasing to the one   who sees her, sweetness passes through the  eye     to the heart—as he who’s missed it never  knows.   

So from her face it then appears there  blows   a loving spirit, as if spring’s begun, 
which breathes upon the soul and tells it:  Sigh."    
 


                                    From  Vita Nova, chapter XXVI
                                    by Dante Alighieri, trans. Andrew Frisardi
                                    (Recommended Citation:
                                    Alighieri, Dante. Vita Nova. Trans. Andrew
                                                      Frisardi. Evanston: Northwestern UP, 2012.) 

These are the words that Dante uses in the "Vita Nova" to talk about the girl he is in love with. She is the same girl whose death will unleash the existential drama that will lead to the dark forest and to that revolutionary monument of humanity, art, philosophy, theology and politics that is the Divine Comedy.

Words are very important for Dante; he took great care of them and it is interesting consider how are important the words with which he addressed his woman. He used words so kind, stupefied and full of respect and admiration that someone couldn’t believe that the author of this poem is the same and most famous poet, the great Dante.

Dante liked to play with words and no one could do it better. Dante respected the words. Dante respected the woman.

In our strange contemporary world, we are afraid of words. 

We are afraid of words, so much so that we corrupt them, we continually pervert them. 

When I was a child, I lived in a small village in the provinces, a place where my grandfather watched from the balcony of his house facing to the main road, at fourth-floor, the passage of farm cart to run immediately down to collect, with bucket and shovel, dung of horses, to be used in the vegetable garden.

I do not remember his name, but one of my grandfather's main competitors was the street sweeper, always around with his cart pushed by the bicycle and his big broomstick, cleaning the streets. The Sweeper was one of the most known and therefore most eminent figures in the country, together with the only policeman (we called him "the Messenger"), the postman (Mr.Paolo), the teachers, the nuns of the nursery school, the parish priest, the mayor. The street sweeper was a big and strong man, very serious, dignified, in his gray uniform with a peaked cap. He was a man aware of the importance of his work and who, in fact, worked with dignity. He never felt himself or his sensibility offended by the name of "street sweeper"; also his fellow citizens never had the idea of offending him or belittle him in his role.

Do you remember, in Italian language, the appearance of terms as an "ecological operator"? What the hell does that mean? Calling in this way a street sweeper in any way does change nature and characteristics of his work? Does it give him more dignity? Greater respect? Certainly not. . 

In my SL profile, where you write what you are interested in, that is why you are in SL, I put only one word: "words". As the Italian film’s director Nanni Moretti said (shouting) in one of his films: "Words are important!".

Words are important and their perversion prevents us from honest communication. It hinders us any relationship. It prevents us from living worthily. It prevents us from living.

The perversion of words leads to the perversion of relationships, until their annulment. Is not it interesting to note that this corruption of meanings has been hand in hand with the development of the web? With the increasingly absurdly pervasive use of mobile phones and social media?

The perversion of words is often accompanied by their rhetorical, highly rhetorical use. Rhetoric in the worst sense of the term. Empty. Of a mere facade. For ulterior motives. "À la page", it was said; today it is said politically correct, that in order to understand better I transcribe this way: to support dominant power, the dominant culture. Fashion.

When is the dominant power ever interested in reality? In the truth? in the Beauty? In the Justice?

When is the dominant power ever interested in people? When is the dominant power ever interested in women? The dominant power today has affection on money, or on power itself. Whoever exercises power for the sake of power itself is by definition reactionary and conservative, regardless of his eventual or self-styled political color. Against them, my leftist friends teach that we have to do revolutions.

The corruption of words has as its ultimate purpose the fraud, the deception. Is reality a nuisance? It is eliminated by making it first of all jump on the semantic plane, so that one can deceive the people to change it also on a physical, concrete level.

The transposition from reality to dream becomes a powerful tool, functional to the complete alteration of desires.

I beg your pardon for this digression, but I have been asked to write this text, so please let me go on. But what does violence on women have to do with all this? 

Well, it has to do with it: are we not nauseated by the rhetoric of gender-based violence? Is the rhetorical and instrumental and perverse use of the concept of violence against women not intolerable?

Do you remember last year, just near the date of 2Lei 2017, that German woman raped and left there, tied up, in Rome? How many times and for how long did the mass media continue, cynically, sadistically, stubbornly, consciously to rape that poor woman? All this, naturally leveraging on the need to denounce the umpteenth act of violence to women? Have they effectively contributed to spread a more civilized culture of respect, or have they simply and, again, deliberately, increased unworthy itchiness?

One of the most perverted words, not by chance, is now the word "love". Today, in current language, love often means something similar to satisfying one's narcissistic pleasure. It fades into eroticism, when not in nude and raw sex. Some time ago, love meant giving your life to others: it was not by chance that we reread that Dante’s poetry, those words of a man in love, whose love for his woman upsets all his life by changing it for the better and taking it through unpredictable paths to human greatness, unthinkable before. Definitely. Today, that same infinite need whose love tries to answer is little more than a whim. Something temporary, transitory. Something temporary. Go where your heart takes you becomes the inspiration to disengage from any seriousness responsibility in any relationship. To disengage from reality, given that the complexity of reality does not presuppose mere emotion or trivial instinct.  

So, what really happens is that falling in love with a woman - or a man – is like to wish a car. A woman is a consumer good.

Exactly.

I translate: love refers to an object that does not last long. That's fine as long as you like it. Then that object is trash.

There is obviously the symmetrical case: if I need it, I'll take you. I have that right. I need you. You can not deny my happiness, you can not deny me the satisfaction of what presses me inside.

The perversion of words, the corruption of reality, has as its only possible end power and profit. Anyway, power. So, who can, does: nothing would make sense, otherwise. What does it do? All. All that he (or she) can. If he has a lot of power, he does everything he wants. Abuses anyone who wants. Do you want to make a movie? Let I fuck you. Do you want a job? Let I fuck you. Do not you want me to hit you? Let I fuck you. Do you want me to leave you alone? Let I fuck you. I want it: give it to me. 

And we are in SL, an environment that promises a second chance for virtual life for all: we must agree that it can be a very "rhetorical" and "perverse" way to act. When you use a mobile phone or you enter SL to build a relationship, it does not take much to close. To change. To get new pleasures otherwise.

It’s not true say that SL is not real: we know it can hurt a lot, for example, so it's real, certainly. But not having any concreteness and making possible large and irresponsible flourishes (both heart and groin, to be clear), opens up very significant possibilities for evil. Here you can not only abuse a woman, perhaps following a questionable impulses that admit the victim's consent in a sort of role-playing game, but also rip it apart, cut it to pieces, kill it: I saw that in the market they are proposed and distributed gadgets to do this. Furthermore, it can not be denied that eroticism and sex are frequent and usual contents in large sectors of SL.

Be patient, but far from any rhetoric, really, it would perhaps be the case that we first stop playing on more tracks, even if we then participate in 2Lei.

It is not clear? Let me say that the Church knows very well this matter. Among the commandments, there is not only the sixth, the one about impure acts, but also the ninth. Do not wish. Because "You have heard that it was said: Do not commit adultery, but I tell you: anyone who looks at a woman to desire her, has already committed adultery with her in his heart" (Matthew 5: 27-28). 

Consistency is not necessary, because we are made as we know, with all our weaknesses. But a minimum of awareness of what things really are and what ourselves really are ...! 

Violence against women (and any violence, of any kind and on anyone) can not be faced and above all told with a silly sentimentalism that is ultimately a tribute to power and therefore, willingly or unwillingly, inflates it further, abstracting from reality of things and also depriving the words of their meaning. 

Violence against women means so: exactly that particular person, with her own face, is degraded to a puppet of pleasure and wounded in what, physically, perhaps more than anything else makes her herself, that is to say woman, maybe mother. It means that that girl was killed and the other one, fortunately, only beaten... what to say more than so? 

We do not want that 2Lei becomes a catwalk for faded cliché, words perverted in their sense, rhetorical tributes to dramas unfortunately very real. We do not want that 2Lei be servitude to the clumsy and disgusting logic of that power that eats everything and vomits it irreparably altered.

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CALENDARIO EVENTI - 2Lei 2018
@Lea4 - http://maps.secondlife.com/secondlife/LEA4/207/66/81


  • 10/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Inaugurazione edizione 2018 - "Parole di Rispetto e rispetto delle parole" di Judy Barton. Lettura  con InesDeLaDuende 
  •            - h 23.00 - 02.00 pm SLT - "The Silence's Voice" - Introduzione agli artisti di questa edizione e musica a cura di Marc ƑεηƦīşùlƒƦ e Alex ƑεηƦīşùlƒƦ
  • 12/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Le Nuvole Cadute presentano: "La fabbrica delle Femmine"  con Cornelia Longfall e Faleny. A seguire, incontro sul tema dello spettacolo curato da Mebius Alenquer
  • 16/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Stamperia Il Faro presenta: "...ma non è amore" con Mahja Qinan, Maryhola McMillan ed Eviana Robbiani
  • 18/11 - h 22.30  - 01.30 pm SLT - Respiro d'Argento presenta "La vie continue?" di e con Eloisa
  • 20/11 - h 23.00 - 02.00 pm SLT - Il BLEC (Black Label Exhibitions Corner) presenta: "My name is #25 - A wrong party"
  • 21/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Edizioni Volando presenta: "Le parole per dirlo". Letture brevi e pensieri condivisi
  • 22/11 - h 22.30 - 00.30 pm SLT - Musica con Dj Jill Agresti
  • 23/11 - h 22.00 - 01.00 pm SLT - LibriamoTutti presenta: “Pari opportunità: quale rivoluzione?”. Conversazione con Patrizia Daneluzzo, consulente per la P.A. nel settore delle pari opportunità, sui risultati raggiunti in vari settori come scuola, studio, lavoro, famiglia
  • 25/11 - h 22.00 - 01.00 pm SLT - Visual show by Tansee
  •        - h 23.00 - 02.00 pm SLT - SoloDonna presenta "Vite violate" testi di Franca Rame ed Elettra Beardmore interpretati da Exantia Destiny e Lord Cristof
  • 27/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - TerraMerhyem e Rage Darkstone - Opening personale "No Violence!"
  • 28/11 - h 23.00 - 02.00 pm SLT - Le Nuvole Cadute presentano "Leggera"
  • 03/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Red Bikcin - Opening personale "Listen her cries" - Musica con Dj Aurora Aroita
  • 05/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Lymor Music & Arts, per il tema Dipendenza Affettiva, porta in scena il monologo "La voce umana" tratto da un testo di Cocteau. Regia e conduzione di Morris Meriman, interprete Ortensia Zahm. A seguire, una condivisione di riflessioni e approfondimenti con il pubblico
  • 06/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Narcotic presenta "Il pretesto" con Jaga Islay, Lunhea, Mebius Alenquer ed Eviana Robbiani
  • 07/12 - h 23.00 - 02.00 pm SLT - Myo Slade per 2Lei - Tributo musicale alle donne
  • 09/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Le Nuvole Cadute presentano: "La lavagna dei sogni" con Cornelia Longfall, Faleny, Mebius Alenquer, Miky Thespian, Alex CogliLAttimo
  • 31/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Festa di Capodanno, ringraziamenti finali e conclusione di questa edizione.
Nota: Il calendario di dicembre non è ancora definitivo.
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Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno aderito a vario titolo a questa edizione:

Aldiladeisogni, Alex CogliLAttimo, Alex Fenrisulfr (jackblacksun), Aneli Abeyante, Bamboo Barnes, Betty Tureaud, Blip, Bryn Oh, Catt Scorpio, CybeleMoon (hana.hoobinoo), Ciottolina Xue, Cornelia Longfall, Criss Fenrisulfr (crisscristian), Dadi88, Debby Lombardo (Harbor Galaxy), Elettra BeardmoreElettra Beardmore, Eliza Wierwight, EloisaEviana RobbianiExantia DestinyFalenyGrazia RossiImparafacile RunoInesDeLaDuendeJaga IslayJill AgrestiJoss MullerJudy Barton, Julya77, Karma Daxeline (Karma Weymann), Kicca Igaly, Kristine Blackadder, La Baroque, Lagu Indigo, Layachi Ihnen, Livio Korobase, Lord CristofLorys Lane, Luigi de Fune, Luly BoopLunheaMaddomxc Umino, Magda Maroa, Mahja QinanMarc Fenrisulfr, Maryhola McMillanMebius AlenquerMeilo Minotaur, Miky ThespianMistero Hifeng, Moki Yuitza, Myo Slade, Micia Fenrisulfr (Miamiao86), Nevereux, Nino Vichan, Ortensia ZahmPaola Mills, Patrizia DaneluzzoRage Darkstone, Rebeca Bashly, Red Bikcin, Reiki (Celtico), Revengerò (DolceRo Avora), Rubin Mayo, Storie’s Helendale (glitterprincess.destiny), Sniper Siemens, Solkide Auer, Stardove Spirt, TanseeTerraMerhyem, Theda Tammas, Tutsy Navarathna, Volando Amat.


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Grazie a Paola Mills per la splendida foto di copertina
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Tutti gli eventi in programma sono coordinati dal Comitato 2Lei:
Lorys Lane, Kristine Blackadder, Sniper Siemens, Rubin Mayo, Paola Mills, Dadi88, Catt Scorpio, Elettra Beardmore, Terry Gold, Moki Yuitza.


*** ENG ***

EVENTS CALENDAR - 2Lei 2018
@Lea4 - http://maps.secondlife.com/secondlife/LEA4/207/66/81



  • 10/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Opening 2Lei 2018 edition - "Words of Respect and respect for words" by Judy Barton. Reading with InesDeLaDuende 
  •            - h 23.00 - 02.00 pm SLT - "The Silence's Voice" - Introduction to artists of this edition and music with Marc ƑεηƦīşùlƒƦ and Alex ƑεηƦīşùlƒƦ
  • 12/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - "The Feminine factory"  by Le Nuvole Cadute, with Cornelia Longfall e Faleny. To follow, a meeting on the show's subject with Mebius Alenquer
  • 16/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT -  "...but it is not Love" by Stamperia Il Faro, with Mahja Qinan, Maryhola McMillan and Eviana Robbiani
  • 18/11 - h 22.30  - 01.30 pm SLT - "La vie continue?" by Respiro d'Argento, with Eloisa
  • 20/11 - h 23.00 - 02.00 pm SLT - "My name is #25 - A wrong party" by BLEC (Black Label Exhibitions Corner) 
  • 21/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - "The words to say it" by Edizioni Volando. Short readings and shared thoughts
  • 22/11 - h 22.30 - 00.30 pm SLT - Music with Dj Jill Agresti
  • 23/11 - h 22.00 - 01.00 pm SLT - “Equal opportunities: what revolution?” by LibriamoTutti. Meeting with Patrizia Daneluzzo, consultant for P.A. in the field of equal opportunities, on the results achieved in various sectors such as school, study, work, family
  • 25/11 - h 22.00 - 01.00 pm SLT - Visual show by Tansee
  •         - h 23.00 - 02.00 pm SLT - "Violated lives" by SoloDonna, by Franca Rame and Elettra Beardmore, with Exantia Destiny and Lord Cristof
  • 27/11 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Opening "No Violence!" by TerraMerhyem and Rage Darkstone
  • 28/11 - h 23.00 - 02.00 pm SLT - "Light" by Le Nuvole Cadute
  • 03/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Opening "Listen her cries" by Red Bikcin - Music with Dj Aurora Aroita
  • 05/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - Lymor Music & Arts, for the theme Affiliation Dependency, brings on stage the monologue "The human voice" from a text by Cocteau. Directed and conducted by Morris Meriman, performer Ortensia Zahm. To follow, a sharing of reflections and insights with the public
  • 06/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - "The excuse" by Narcotic, with Jaga Islay, Lunhea, Mebius Alenquer and Eviana Robbiani
  • 07/12 - h 23.00 - 02.00 pm SLT - Myo Slade for 2Lei - Musical tribute to women
  • 09/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - "The blackboard of dreams" - Theatrical performance by Le Nuvole Cadute, with Cornelia Longfall, Faleny, Mebius Alenquer, Miky Thespian and Alex CogliLAttimo
  • 31/12 - h 22.30 - 01.30 pm SLT - New Year Party and conclusion of this edition with closing credits.
Note: The December calendar is not yet final.

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A heartfelt thanks to all those who have joined this new edition:

Aldiladeisogni, Alex CogliLAttimo, Alex Fenrisulfr (jackblacksun), Aneli Abeyante, Bamboo Barnes, Betty Tureaud, Blip, Bryn Oh, Catt Scorpio, CybeleMoon (hana.hoobinoo), Ciottolina Xue, Cornelia Longfall, Criss Fenrisulfr (crisscristian), Dadi88, Debby Lombardo (Harbor Galaxy), Elettra Beardmore, Elettra Beardmore, Eliza Wierwight, Eloisa, Eviana Robbiani, Exantia Destiny, Faleny, Grazia Rossi, Imparafacile Runo, InesDeLaDuende, Jaga Islay, Jill Agresti, Joss Muller, Judy Barton, Julya77, Karma Daxeline (Karma Weymann), Kicca Igaly, Kristine Blackadder, La Baroque, Lagu Indigo, Layachi Ihnen, Livio Korobase, Lord Cristof, Lorys Lane, Luigi de Fune, Luly Boop, Lunhea, Maddomxc Umino, Magda Maroa, Mahja Qinan, Marc Fenrisulfr, Maryhola McMillan, Mebius Alenquer, Meilo Minotaur, Miky Thespian, Mistero Hifeng, Moki Yuitza, Myo Slade, Micia Fenrisulfr (Miamiao86), Nevereux, Nino Vichan, Ortensia Zahm, Paola Mills, Patrizia Daneluzzo, Rage Darkstone, Rebeca Bashly, Red Bikcin, Reiki (Celtico), Revengerò (DolceRo Avora), Rubin Mayo, Storie’s Helendale (glitterprincess.destiny), Sniper Siemens, Solkide Auer, Stardove Spirt, Tansee, TerraMerhyem, Theda Tammas, Tutsy Navarathna, Volando Amat.

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TY to Paola Mills for the stunning cover photo
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All scheduled events are coordinated by the 2Lei Committee
Lorys Lane, Kristine Blackadder, Sniper Siemens, Rubin Mayo, Paola Mills, Dadi88, Catt Scorpio, Elettra Beardmore, Terry Gold, Moki Yuitza.