2LEI
intervista l'autore di “Libera”, canzone donata al Comitato in
occasione della Giornata Internazionale per
l'eliminazione della violenza contro le donne.
Il progetto "2Lei around all the Worlds" partì a Gennaio 2013 con lo scopo di
unire nel 2Lei le voci del metaverso a quelle del mondo reale,
per dire no alla violenza sulle donne.
Si chiedeva di scattare una
foto della vita "reale", che contenesse il logo 2Lei.
E' in questa occasione che
abbiamo conosciuto Fabio Tettoni e, in seguito, abbiamo potuto apprezzare la sua musica e la
sua sensibilità verso il problema della violenza di genere.
Viola
Tatham, del comitato 2Lei, ci rivela “Avevo il desiderio di conoscere meglio una
persona che mi ispirava stima e ammirazione e di ringraziarlo
personalmente, a nome di tutto il comitato; finalmente, pochi giorni
fa, l'ho incontrato in un club romano che propone musica d'autore e,
complice l'atmosfera familiare del luogo, dopo la sua esibizione
abbiamo parlato un po'. La mia sensazione positiva si è subito
rafforzata e non solo per le sue parole, ma soprattutto guardando i
suoi occhi ed il suo sorriso”.
Viola: Raccontaci qualcosa di te, così
ti conosciamo meglio.
Fabio: Sono un giovane
ultraquarantenne, romano, vita normalissima, una moglie, una figlia,
un cane (ovviamente femmina).
V: Come è nata la tua passione per la
musica?
F: A quindici anni la prima
chitarra, ho capito subito che non sarei stato mai un virtuoso ma in
compenso ho iniziato a scrivere canzoncine. Il primo gruppo (anzi
complesso) a sedici anni come batterista poi pian piano mi sono
spostato alla voce ed eccomi qui.
V: So che hai fatto anche teatro e che
sei stato protagonista di una commedia musicale...
F: Ho esordito prima come attore che
non come musicista. “Un camice e tre note, non ho scritto al
Costanzo show” è stato il fiore all’occhiello di quel percorso.
Quasi due ore in scena recitando e cantando. Bello!
V: Ascoltare live la tua canzone
"Regina di Roma" mi ha trasmesso emozioni, sono parole di
grande rispetto e affetto verso Anna Magnani, un'attrice che non
appartiene ai miti cinematografici della tua generazione.
F: Chi è più giovane può non
conoscere la Magnani, ma se sei romano basta ascoltarla due minuti e
capire che fa parte di te.
V: Perché lei? Cosa rappresenta per te
?
F: Lessi una sua biografia a cura di
Giancarlo Governi, “Nannarella” e appena finito scrissi il testo
su una melodia che avevo da un po’ in testa. Per me Nannarella
rappresenta l’essenza del romano, disincantato, feroce a parole
quando serve ma fondamentalmente buono, indomabile, coinvolgente e
generoso.
V: L'anno scorso hai donato la
bellissima canzone "LIBERA" al nostro "Comitato 2Lei
in Second Life", che ha portato l'informazione e la lotta contro
la violenza sulle donne in un mondo virtuale. Conoscevi già Second
Life? Come sei venuto a conoscenza del nostro progetto?
F: Ho conosciuto il vostro lavoro
tramite Lucia Baldini, sorella del mio amico Marco.
V: Com'è nata "Libera"? E'
stata ispirata da un fatto che ti ha particolarmente colpito?
F: Pochi anni fa una ragazza di
origine pakistana cresciuta nel nostro paese, venne uccisa dal padre
perché voleva vivere la sua vita di ragazza “normale”. Ho solo
provato a immaginare i pensieri di questa giovane donna.
V: La tua adesione al nostro progetto è
stata per noi motivo di orgoglio, ma oltre ad essere lusingate dal
gesto importante di "donarci" una tua canzone, siamo
talmente rimaste coinvolte ed ispirate dalle parole del testo che,
all'unanimità, abbiamo deciso di dedicare la 4à edizione del 2lei
2013 al tema della libertà.
F: Che dire? Onorato….
Evento finale della manifestazione 2Lei - IL VALORE AGGIUNTO |
V: Cos'è per te la libertà?
F: Il poter dire e soprattutto fare
quello che credo sia meglio per me e per le persone che amo.
V: Scrivere un testo come "Libera",
denota una grande sensibilità verso il problema della violenza sulle
donne, della discriminazione di genere e di quello che la Comencini
ha chiamato "Malamore". Questo è l'atteggiamento che noi
chiediamo ai nostri uomini, affrontare e combattere insieme per
cambiare la cultura italiana, che è ancora profondamente radicata
nel pensiero maschilista, anche nelle donne.
F: Più che di sensibilità parlerei
di una ovvia repulsione verso tutti gli atti violenti. Colui che
crede di essere un “vero maschio” mette radici solo dove trova
donne compiacenti e uomini senza carattere per questo, come dici tu,
bisogna lavorare sulla società. Una donna che non si sente sola ha
più forza nel reagire e un uomo deve sentirsi tale anche se non ha
comportamenti da macho. Di sicuro ho semplificato eccessivamente ma
viviamo in un mondo dove la superficialità dell’apparire spesso
vince sulla profondità dell’essere.
V: Quale pensi sia la strada giusta e
da cosa partiresti?
F: Per affrontare questo, come gran
parte dei problemi sociali , la strada parte o comunque attraversa
sempre un periodo preciso: quello della gioventù. Ragazzi,anzi
meglio ancora bambini e bambine, se ascoltati ed educati saranno
degli adulti migliori e la violenza non farà parte del loro modo di
vivere. Ovviamente esiste l’immediato, quindi centri di ascolto,
supporto psicologico, leggi adeguate e punizioni esemplari.
V: Progetti futuri?
F: A giorni esce il video di “Regina
di Roma” e continuo con la promozione del CD uscito lo scorso
dicembre.
V: Ti ringrazio del tempo che hai
voluto dedicarmi e ti ringrazio ancora, a nome di tutto il Comitato
2Lei, per la tua scelta di essere al nostro fianco. Chissà, magari
un giorno deciderai di venirci a trovare in SL e farci ascoltare
qualche tua canzone…
F: Organizzate pure. Io ci sarò.
L' intervista è apparsa sul numero di Marzo 2014 di My Virtual Life, visionabile qui.